Hai mai guardato il grafico di Bitcoin e pensato: “Sembra caotico, ma anche incredibilmente prevedibile”?
Oppure magari ti sei chiesto se ci sia un modo, un modello, un metodo reale per anticipare i suoi movimenti?
Lascia che ti dia una buona notizia, una di quelle che cambia le regole del gioco: c’è davvero una formula.
E no, non si basa su speranze o profezie da guru su YouTube.
Parliamo di dati.
E in particolare parliamo di liquidità globale, leva finanziaria e comportamento degli investitori.
Queste sono le tre vere forze che hanno sempre alimentato (in silenzio ma costantemente) ogni ciclo di boom e ogni crollo di Bitcoin.
Questa è la storia vera dietro Bitcoin.
Non è magia. Non è incrocio mistico di chissà quale indicatore. È fisiologia di mercato.
Il problema: pensiamo che il mercato sia un caos casuale
Guarda questo grafico:
Questo è quello che gli “investitori” e “trader” là fuori vedono. Grafici pieni zeppi di indicatori che non dicono assolutamente nulla su ciò che sarà, ma solo su ciò che è stato.
Le cose sono molto più semplici di quel che sembra e non servono tutti questi indicatori.
L’analisi tecnica vende corsi, ma quando si parla di long term, di investimento vero, le cose da guardare sono altre.
Più che tracciare linee sui grafici, bisogna comprendere i fondamentali.
La maggior parte delle persone oggi oscilla tra due estremi: o pensa che il prezzo di Bitcoin sia così prevedibile da poterci “giocare” vendendo e comprando al “momento giusto”, o al contrario, lo vede come un mostro imprevedibile, da affrontare solo con fede cieca e istinto.
Come al solito la verità sta nel mezzo: Bitcoin non è né prevedibile come un orologio né caotico come una slot machine e, se capisci le forze che lo muovono, puoi iniziare a posizionarti PRIMA che si muova – non dopo.
Il motore nascosto: una formula per capire Bitcoin
Lo chiamo “motore nascosto” perché è invisibile a chi guarda solo i grafici dei prezzi.
Tutto quello che sto per mostrarti, è qualcosa che i presunti guru e trader là fuori non guarda, perché troppo impegnati a vedere le medie mobili e altra roba tecnica.
Ti garantisco però, che ciò che sto per mostrarti, non puoi più ignorarlo.
Dividiamo per semplicità questa formula in tre parti, tre componenti:
Carburante: la liquidità globale (GLI + GRS)
Acceleratore e freno: la leva finanziaria (DRS)
Valvole di sfogo: la redditività della rete (NPRS)
Queste sono le tre componenti che ti permetteranno di anticipare i movimenti di Bitcoin ma attenzione, non ti diranno il prezzo preciso di domani, ma solo se il mercato è costoso o economico, rischioso o interessante, e quindi dove ci troviamo nel ciclo.
E ti garantisco che se ti posizionerai come sto per mostrarti, questo basta e avanza.
Partiamo quindi con un’analisi precisa di ciascuna di queste componenti e poi vediamo come utilizzarle nella pratica.
1- Carburante: Global Liquidity Index (GLI) e Global Risk Score (GRS)
Come ho detto più volte (vedi questo articolo) Bitcoin è attualmente l’asset più sensibile al cambiamento della liquidità globale.
Immagina Bitcoin come una spugna che assorbe denaro quando ce n’è in abbondanza.
Il global liquidity index è forse l’indicatore più preciso nell’anticipare i movimenti di prezzo di Bitcoin. Ma attenzione, parlo di liquidità “globale”!
L’errore più grande che si fa quando si parla di liquidità, è infatti quello di guardare solo l’M2 degli Stati Uniti. Questo è sbagliato.
Bitcoin è un asset globale, quindi bisogna osservare la liquidità aggregata mondiale, non limitarsi a quella USA.
La liquidità globale è il principale indicatore anticipatore del prezzo di Bitcoin.
E se ci pensi, ha perfettamente senso.
Quando le banche centrali stampano denaro, questo non crea ricchezza – ma fa salire il prezzo degli asset, in particolare quelli “scarsi”.
Bitcoin, con la sua scarsità programmata, reagisce quindi ancora più rapidamente di qualsiasi altro asset (come puoi vedere qui sotto).
Il nostro sistema finanziario è intrappolato in un ciclo infinito di rifinanziamento del debito.
Infatti il “debito” contratto dai governi, non viene e non verrà mai ripagato. Non è mai stato in programma farlo, perché il denaro di oggi è debito!
Quindi questo debito contratto dai governi viene solo ciclicamente rifinanziato.
E ogni quanto avviene questo rifinanziamento del debito?
Tendenzialmente ogni 4 anni circa (come gli halving di Bitcoin, che coincidenza vero?).
Il denaro oggi viene creato non stampando, ma emettendo nuovo debito, e quel debito diventa collaterale per altro debito.
Insomma un circolo vizioso che accresce continuamente la quantità di debito.
Morale: le banche centrali non possono fermarsi, ormai sono in ballo e devono continuare a iniettare liquidità per mantenere in piedi la giostra.
E ogni volta che lo fanno, i prezzi delle cose salgono (inflazione) e ovviamente anche Bitcoin sale.
Un grafico che vale più di mille parole
Prendi il grafico che sovrappone l’M2 globale (grafico azzurro qui sotto), al prezzo di Bitcoin (linea nera qui sotto): vedrai che i picchi di liquidità coincidono con i massimi di Bitcoin e i crolli invece, con i bear market.
Il grafico qui sopra è scalato temporalmente in avanti perché in realtà i movimenti non avvengono in sincronia.
La liquidità globale (M2 Global) infatti si muove con un anticipo medio rispetto a Bitcoin di 90 giorni, lasciandoci per altro, un’importante finestra di posizionamento.
In genere quindi prima si muove la liquidità e poi circa dopo 60-120 giorni (in media 90 giorni), si ha il movimento sul prezzo di Bitcoin.
Quindi sì, c’è un modo per posizionarsi in anticipo, ma non possiamo farlo ciecamente, dobbiamo usare anche altri indicatori chiave.
GRS: Il “Fair Value” del rischio globale
Diversi indicatori estremamente interessanti arrivano dal lavoro di Jamie Coutts. Il primo di questi che analizziamo è il Global Risk Score, che misura quanto il prezzo di Bitcoin si discosta rispetto la liquidità disponibile.
In altre parole, quando il prezzo corre troppo rispetto alla base di liquidità, si entra in zone di rischio. Ora ci troviamo in area 3, quindi in zona neutrale.
Voglio però soffermarmi sul grafico della liquidità che mostra un pattern interessante.
Come puoi vedere ogni 4 anni circa c’è una crescita nella liquidità globale che segue ad un periodo di lateralizzazione.
Attualmente ci troviamo proprio in una fase laterale, pre-breakout (punto 3 in foto).
Stiamo quindi uscendo da un consolidamento e stiamo entrando in una nuova corsa.
Sì, abbiamo già fatto i massimi storici, è vero, ma ciò non toglie che questi grafici ci raccontano una storia diversa, una storia in cui la corsa non è ancora stata fatta.
Non euforia. Non panico. Siamo ancora a metà strada.
2- Acceleratore: i derivati (DRS)
Arriviamo ora alla seconda componente, la leva finanziaria.
Nel 2024, il 75% dei movimenti di prezzo di Bitcoin è stato generato dal mercato dei derivati.
Quindi non basta più come in passato guardare i dati on-chain, dobbiamo guardare le scommesse a leva, quindi i derivati.
Più leva = più velocità nei rialzi e nei crolli.
E anche qui c’è una scala da 1 a 5 che ci dice quanto “tirata” sia la situazione.
Come siamo posizionati oggi?
Guardando il DRS (Derivative risk score), siamo a livello 2, quindi ancora meno della situazione di neutralità (livello 3). Ciò significa che c’è ancora spazio per crescere prima che la leva diventi eccessiva e pericolosa.
3-Valvole di sfogo: l’On-Chain Data e la psicologia degli investitori (NPRS)
Ecco quindi l’ultimo punto, quello più “emotivo”. Qui entriamo nel cuore umano del mercato.
Gli indicatori come MVRV Z-score, NUPL e SOPR ci dicono quanto profitto non realizzato c’è sulla rete.
In pratica, guardando questi indicatori, sappiamo quanto stanno guadagnando (o perdendo) gli investitori.
Perché è importante quest’ultima componente?
Perché sul mercato la maggioranza delle persone prende decisioni emotive:
Quando guadagni molto, vendi.
Quando perdi tanto, trattieni.
O almeno dovrebbe andare così, in realtà molti fanno l’opposto, guidati appunto da emozioni: avidità e paura.
Questi dati non ci dicono se le persone hanno paura o sono avide, ovviamente, ma ci dicono se sono in profitto o meno.
Questo ci permette di capire con buona probabilità come potrebbe comportarsi il mercato.
In particolare il grafico NUPL ci mostra che gli investitori sono seduti già su buoni profitti, ma non siamo ancora in area rossa, quindi ciò lascia supporre che ci possa essere un ulteriore movimento.
Anche qui, analizzando il risk score, ci troviamo ad un livello relativamente basso rispetto al passato: siamo infatti intorno a 2.7, contro i precedenti massimi in area 5, 7 o addirittura 11.
Risulta anche qui evidente come il prezzo di Bitcoin (in arancione), crolli drasticamente dopo i picchi di “profitto” (linea blu).
Il punto della situazione: dove siamo e dove potremmo andare
Ora mettiamo tutto insieme per capire in quale situazione ci troviamo e dove potremmo andare:
GLI (liquidità): in aumento
GRS (rischio): livello 3 (neutrale)
DRS (leva): livello 2 (bassa)
NPRS (profitti): 3 (sotto il livello neutrale)
Abbiamo quindi una media totale di 2.6 su 5.
Storicamente, quando ci siamo trovati a questi livelli, i risultati sono stati:
+11% in 30 giorni
+45% in 90 giorni
+96% in 180 giorni
Ovviamente ciò che è stato, non è una garanzia di ciò che sarà, però ci da un’idea probabilistica del possibile scenario futuro.
I numeri oggi ci dicono che siamo ancora in una fase intermedia del ciclo, non quindi alla fine, ma neppure all’inizio.
Come usare questi segnali
Arriviamo al dunque: cosa farne di tutte queste informazioni?
La liquidità globale, la leva finanziaria e il comportamento degli investitori, sono le tre forze che, se comprese, cambieranno completamente il tuo modo di vedere il mercato.
Perché la verità è che sapere non basta, non ti basta avere le informazioni, devi anche agire in modo intelligente, e soprattutto, smettere di inseguire il prezzo e iniziare a posizionarti prima che si muova.
Ecco dunque come usare tutto ciò che ti ho mostrato.
Prima regola: non cercare di prevedere, impara a posizionarti
Se sei come la maggioranza degli investitori, probabilmente ti sarai posto domande tipo:
“Aspetto il prossimo calo per comprare?”
“Vendo ora che ha fatto +50%?”
“Quando parte la prossima bull run?”
Se ti poni queste domande, cambia subito.
La verità è che nessuno conosce i top o i bottom finché non sono già passati, quindi è inutile cercare di farlo!
Il punto non è predire, ma capire quando siamo in una zona ad alto potenziale (cheap, sottovalutata) o in una zona pericolosa (cara, surriscaldata).
In una zona ad alto potenziale, avrà più senso comprare e in una pericolosa, avrà meno senso farlo.
Per capire la zona in cui ci troviamo, puoi usare gli indicatori che ti ho condiviso poco fa:
Il GRS che ti dice quanto rischio c’è rispetto alla liquidità.
Il DRS che ti dice se c’è troppa leva nel sistema.
L’NPS che ti dice quanto sono emozionalmente esposti gli investitori.
Quando tutti e tre dicono “basso rischio”, non pensare “aspetto ancora” per comprare. Agisci.
Quando invece ti dicono “alto rischio”, allora fermati e aspetta.
Tutto qui, io mi muovo proprio così, modulando i miei accumuli in base a liquidità e livello di rischio sul mercato.
Esempio pratico
Nel 2017, Bitcoin passò da 1.000 a 20.000 dollari, facendo una delle bull run più epiche di sempre.
Ma intorno a quota 5.000, molti segnali dicevano che la situazione era già “surriscaldata”.
Alcuni quindi vendettero per “portare a casa” i profitti, e aspettare che il prezzo crollasse ulteriormente per ricomprare.
Volevano fare i furbi, credevano di poter “battere il mercato”.
Ma Bitcoin fece di testa sua, corse fino ai $20.000 e loro si persero il grande rally.
Risultato: guadagno tagliato e stress elevato.
Quello che allora sembrava per molti un colpo di genio si è rivelato un boomerang.
Cosa possiamo imparare da questo?
Che non uscire mai completamente, potrebbe essere una scelta saggia (purché l’asset scelto sia sensato).
Usare una strategia basata su allocazioni ponderate per rischio, è statisticamente più efficiente rispetto il cercare di prevedere dove andranno i prezzi.
Come impostare una strategia intelligente (e realistica)
Costruiamo quindi una strategia che funzioni veramente, senza ossessionarti con i grafici o cercando di fare l’indovino.
1. Entra a scalare, esci (se proprio devi) a scalare
Non mettere tutto dentro in un’unica volta e allo stesso modo non vendere tutto insieme.
Fai piuttosto piccoli acquisti regolari ponderati al grado di rischio del mercato: più importanti nei momenti di basso rischio, e meno pesanti (o azzerati) nelle fasi di maggior rischio..
Ad esempio, guarda i grafici che ti ho dato, GRS + DRS + NPS:
Se la media oscilla tra i livelli 1 e 2? Entra più pesante.
Se la media oscilla tra i livelli 3 e 4? Riduci la taglia, ma continua ad accumulare.
Se la media è vicino al livello 5? Magari non vendi (o fallo se vuoi solo speculare), ma in ogni caso smetti di comprare.
2. Conviction-weighted allocation
La quantità che investi dipende da quanto credi in quell’asset, quanto lo prezzi in futuro e da quanto è favorevole il contesto.
Se il sistema ti dà un 50-90% di probabilità di rialzo (come nelle attuali condizioni), puoi essere più aggressivo. Se è solo un 10%, magari stai più leggero.
Ricordati che negli investimenti devi guardare il rischio a cui vai incontro.
Chi ha mentalità povera pensa: “Quanto posso guadagnare?”
Chi ha mentalità da investitore dice: “Quanto rischio sto assumendo per ogni euro investito?”
3. Mai inseguire, sempre posizionarsi
Invece di comprare solo quando Bitcoin fa +20% in due settimane, o quando è cresciuto talmente tanto che “questa volta andrà ad $1 Milione”, accumula quando gli altri sono fermi.
Sfrutta la noia del mercato, guarda i dati anziché l’hype e posizionati quando è tutto piatto.
La pazienza sui mercati è l’edge che la maggioranza degli investitori non possiede. Se vuoi veramente un vantaggio statistico, quel vantaggio è proprio la pazienza.
Questi sono i 3 consigli che posso darti e che sono sicuro che cambieranno da oggi stesso il tuo approccio al mercato e anche i tuoi risultati.
Bitcoin non è più un asset da “nerd”
Ora parliamo di Bitcoin. Che per me sia un asset fantastico, non è una novità.
Ma per molti è ancora tabù, una roba da criminali o nerd.
Nel 2013 forse era da nerd, ma oggi è un asset globale che reagisce alla geopolitica, alle politiche monetarie internazionali e alla liquidità globale.
Bitcoin è un termometro del sistema, esattamente come l’oro, non una moneta pirata.
E ci sono segnali chiari che dovrebbero fartelo capire: l’adozione istituzionale, i fondi pensione e le aziende pubbliche (MicroStrategy, MetaPlanet) che lo accumulano come riserva, sono alcuni dei segnali più lampanti.
Il mondo si sta muovendo verso Bitcoin, che piaccia o meno. Si muove piano, ma inesorabilmente. Quindi se sai leggere i segnali, puoi correre davanti al mercato, anziché seguirlo.
L'errore da evitare: la trappola del “momento perfetto”
Te lo dico chiaramente, il momento perfetto non esiste. Tutti quelli che mi hanno detto “aspetto il momento giusto”, sono rimasti tagliati fuori e stanno ancora aspettando (oppure sono entrati poi in estremo ritardo e svenduto tutto in perdita).
L’unica cosa che ti serve, non è “il momento giusto”, ma un sistema.
Ti serve solo un sistema che ti dica se hai il vento a favore o contro. Fine.
E questo sistema te l’ho mostrato proprio ora, tutto il resto è superfluo.
Oggi, i tre segnali principali dicono:
C’è ancora spazio per crescere (GRS: 3 su 5)
La leva è bassa (DRS: 2 su 5)
Gli investitori non sono ancora in euforia (NPS: 2.7 su 5)
Questo è un setup sano, un sistema basato su dati oggettivi piuttosto che claim emotivi sui social.
Cosa fare ora?
Hai due scelte davanti a te:
Continuare a cercare “il prossimo progetto 100x” su YouTube, sperando in un colpo di fortuna.
Studiare il sistema che ti ho mostrato, leggere i segnali reali del mercato, e agire con metodo e strategia.
Se scegli la prima, ti stringo la mano proprio ora e ti auguro buona fortuna.
Ma se scegli la seconda, ecco i prossimi passi concreti che dovrai fare:
Studiare la liquidità globale (dai un’occhiata a questo mio video)
Osserva il mercato dei derivati e la leva in accumulo
Analizza il comportamento on-chain con indicatori come MVRV, NUPL, SOPR
Costruisci un piano di accumulo basato sui livelli di rischio, non sulle emozioni
Bitcoin non è un gioco per adrenalina-dipendenti.
È un’opportunità storica, ma solo per chi sa usare la mente, non solo il dito sui tasti "compra" e “vendi”.
Il mercato è mosso da liquidità, leva ed emozioni, tutto qui.
Se impari a leggere questi tre segnali, non devi più indovinare, ma solo posizionarti e aspettare.
Se sei arrivato a leggere fino a qui, sei già avanti alla maggior parte del mercato e l’unica cosa che io possa dirti è: avrai il coraggio di applicarlo?
(Ps. Ho creato un corso gratuito in cui ti condivido il segreto dei ricchi quando investono, lo puoi trovare qui)